Se la realtà del mondo coincide con la logica del mondo che poi è la logica della separazione, nel momento del tramonto di questa logica per far posto alla nuova logica unitaria, è l'oblio, con i suoi tempi necessari di smaltimento di quello che ormai è solo un ricordo, il nuovo protagonista dell'ultima fase storica del movimento evolutivo della trasformazione.
Questo spiega perchè Giovanni scrisse: "E le cose di prima sono passate" (Apocalisse di Giovanni) e perchè oggi noi, più vicini alla "Polis" di Dio che ci vede quali nuovi cittadini del nuovo mondo, siamo legittimati a rafforzare la voce di Giovanni pioniere della via cristica alla conoscenza di cui la psicoanalisi si è fatta naturalmente l'erede legittima e più consapevole, esclamando: "E le cose di prima non sono mai state"
martedì 15 luglio 2008
La potenza positiva dell'oblio
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